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La presenza di "stress geopatogeno" è segnalata nell'ambiente per esempio, da inspiegabili crepe e/o umidità sui muri di un edificio, dalla rottura improvvisa e frequente di lampadine, dall'atmosfera cupa e deprimente di una casa, dai luoghi scelti abitudinariamente da alcuni animali ( gatti, formiche, api…)
Sono sensibili alle zone perturbate: begonie, azalee, primule, garofani, rose, e le altre piante coltivate.
Crescono bene: funghi, felci, ortiche, digitale.
la maggior parte degli animali evita le zone geopatogene perchè fuggono dalle radiazioni: cani, pecore, galline, rondini, cicogne, pesci.
I nidi a quanto sembra, non vengono mai costruiti sopra a tali zone.
Preferiscono le zone geopatogene: gatti, formiche, termiti, gufi, serpenti, api (aumento della produzione di miele.
I passi della selvaggina, percorrono le strisce perturbate (migliore percezione del pericolo e delle perturbazioni atmosferiche).
Negli animali costretti a rimanere nello stesso luogo perturbato per lungo tempo si sono osservati i seguenti distrurbi:
infecondità, paralisi, aborti, epidemie, grande consumo di mangime, ma scarso rendimento produttivo (uova, latte), incremento di peso, mortalità giovanile, età media in diminuzione.
La RADIESTESIA riesce a rilevare con estrema precisione le linee "negative" di tali reti telluriche, nonché la presenza di vene d'acqua o di faglie sotterranee ed è molto attendibile; si pensi che è una metodologia consolidata ed in uso presso la NASA, presso i governi di vari paesi (compersi gli U.S.A.), importanti ditte farmaceutiche, nonché viene usata da medici di tutto il mondo.
Bisogna infine ricordare, che queste onde (Hartmann, Curry, faglie, falde, ecc.) non sono "negative" di per sé, hanno un loro senso negli equilibri della vita terrestre; molte architetture religiose antiche, d'oriente e d'occidente, sono poste in siti di per sé "nocivi" energeticamente, ma che possono influire in modo particolare sul pellegrino che subisce le radiazioni per un breve periodo.
Due esempi:
La volta della cattedrale è alta 37 m; la stessa misura a cui scorre sotto la cattedrale un corso d'acqua sotterranea. In tal modo i pellegrini vengono a trovarsi al centro di un circuito energetico e la superficie di calpestio della pianta entra in "oscillazione".
"Queste alterazioni hanno effetti d'elevazione (faglie), di radicalità o contatto con la terra (falde), d'apertura, di perdita di resistenze che permettono di far sentire più in profondità" (P. Del ben, P. Ros).
Queste energie radianti della terra e le loro conseguenze sull'organismo umano, sono già state riconosciute dall'uomo nelle varie culture e paesi dell'antichità: il Feng Shui cinese le chiama "le vene del drago", in India il serpente "Naga", in Australia il coccodrillo "Woonambi" ed anche i Celti hanno costruito i loro dolmen per neutralizzarle o sfruttarle.