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La radiestesia è la scienza che si occupa delle radiazioni a basse frequenze ed a livelli elevati.
Deriva dal termine latino RADIUS = RAGGIO e dal temine greco AISTHESIS = PERCEZIONE.
La radiestesia capta ed individua tutte le radiazioni emesse che non sono percepite dai nostri cinque sensi limitati e le rapporta al nostro organismo, per capire di che cosa può aver bisogno per il suo stato di salute.
La geobiologia, che è lo studio dei fenomeni ambientali connessi con la terra, mostra quale sia l'influenza delle radiazioni telluriche su tutte le cellule viventi (umane, animali, vegetali)
In questa incisione del 1700 (tratta dallo "Speculum metallurgicum politissimum di R. Rossler) si vedono dei ricercatori con la bacchetta da rabdomante, ed altri che contrassegnano le zone mediante dei pioli conficcati nel terreno. La quadrettatura evidenziata ricorda la griglia di Hartmann.
Questo termine è stato coniato dall'abate francese A. Mermet e significa sensibilità alle radiazioni, agli impulsi, alle vibrazioni, alle emanazioni.
Le radiazioni percepite con la radiestesia sono quelle energie Hertziane emesse da tutti i corpi, animali vegetali e minerali, che per la loro bassa frequenza sono registrate o captate da persone normali particolarmente sensibili, come sensitivi, per mezzo del proprio corpo e con strumenti radiestesistici che fungono da evidenziatori del fenomeno. (cfr. la verga di legno a forma di Y usata da tempi remoti dai rabdomanti per la percezione delle vene d'acqua sotterranee…)
L'Ing. Pietro Zampa, nel suo libro "Elementi di Radiestesia", ne specifica così il significato: "La radiestesia è la scienza che, mediante la captazione delle irradiazioni che ogni corpo ed ogni sostanza emettono, ci consente di scoprire corpi o sostanze nascosti, di conoscerne l'ubicazione, l'entità, la natura, la specie, la qualità e l'influenza che esercitano gli uni sugli altri. Tali irradiazioni non sono percepibili dai nostri sensi materiali, salvo in alcuni individui che possono captarle e risentirle direttamente in modi diversi. Tuttavia quasi tutte le persone normali possono afferrarle, comprenderle ed interpretarle, più o meno potentemente, ed anche servirsene, mediante piccoli e semplicissimi apparecchi che fanno l'ufficio, per noi, quasi di antenne radio...".
Noi viviamo in un mare di radiazioni, che altro non sono che onde, vibrazioni, vibrazioni di luce. Il sole, il pianeta terra, la luna, le galassie, gli astri, ma anche gli animali, i minerali, i cristalli e perfino alcune forme geometriche (le radiazioni emesse da quest'ultime sono chiamate "onde di forma" o forme energetiche), emettono radiazioni.
La forma dei locali di un appartamento, così come quella dei mobili o degli specchi in esso contenuti, possono creare onde di forma, positive o negative, modificare le onde di forma già esistenti nel locale e influenzare e/o pregiudicare le ricerche delle zone geopatogene.
Genralmente quando si parla di radiestesia si pensa alla verga o bacchetta da rabdomante: essa può essere formata da un ramo biforcuto di nocciolo, salice, betulla, olmo; può essere anche in acciaio, oppure in nylon o fibra poliammidica della lunghezza di 40 o 60 cm, con varie tacche, secondo la tecnica delle varie distanze di impugnatura del dott. Schneider.
Oggi l'uso di nuovi strumenti radiestesici come il biotester, ha allargato enormemente le possibilità di indagine; ciò ha portato ad una evoluzione della radiestesia, spostando la ricerca nel campo dei disturbi elettromagnetici provenienti da fonti esterne, riguardanti principalmente l'organismo umano.
La radiestesia trova numerose applicazioni in diversi campi dell'attività umana: i principali sono la PROSPEZIONE e la RIVELAZIONE:
Individuata la presenza di tali radiazioni, è possibile intervenire nella maniera più appropriata, per neutralizzarle o quanto meno per porre in atto degli interventi per proteggersi.
nella RIVELAZIONE la radiestesia viene utilizzata nell'alimentazione naturale, per determinare la vitalità degli alimenti e verificare se un alimento sia utile, in quel determinato momento, o nocivo per l'organismo di una persona.
L'esistenza delle zone geopatogene descritte in precedenza, può essere fatta anche con strumentazioni fisiche che trovano impiego in varie indagini svolte dall'uomo:
Le influenze del sottosuolo sulle persone ad esse sensibili vengono definite geopatie e gli impulsi, eccitazioni, stimoli generati particolarmente dalle faglie geologiche e dalle correnti d'acqua sotterranee, vengono definiti impulsi, stimoli geopatici.
Ernst Hartmann ed altri medici hanno accertato che esistono chiare connessioni fra influenze terrestri ed insonnia, stanchezza, spossatezza, dolori reumatici (particolarmente delle gambe, piedi, braccia, spalle, schiena, fianchi e nuca), malattie dello stomaco, cuore, bile (eccitazione, irritazione, neurastenia, stati depressivi fino al suicidio).
Inoltre diversi esperimenti hanno dimostrato che sotto l'influenza di zone geopatogene vi sono modifiche nella formazione del sangue e si manifestano disturbi neurovegetativi.
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