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Nella Regione Veneto è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo.
I risultati degli studi compiuti negli ultimi decenni, hanno dimostrato che l'esposizione al radon costituisce un serio problema per la salute pubblica: l'inalazione di radon aumenta il rischio di tumore polmonare.
Il radon decade in una sequenza di altre sostanze radioattive che tendono ad aderire alle particelle del pulviscolo presente nell'aria o a restare libere. Con la respirazione, queste sostanze penetrano nei bronchi e nei polmoni e lì, tramite irradiazione, possono danneggiare i tessuti e agire come fattore cancerogeno.
Il rischio aumenta con l'aumentare della concentrazione di radon nell'aria che respiriamo, ma dipende anche dalla durata dell'esposizione. Ad esempio può essere significativa l'esposizione ad una certa concentrazione di radon nella propria abitazione, in cui si trascorre molta parte della vita, che non quella ad un valore di radon superiore ma solo per un tempo limitato.
L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica il radon tra gli agenti cancerogeni per l'esposizione umana. (fonte: "A proposito di radon" A.R.P.A. Veneto)
L'attenzione al problema radon è uno dei primi approcci della progettazione secondo i principi dell'architettura bio ecologica, che si preoccupa di individuare i sistemi più idonei per una corretta ventilazione delle parti chiuse di un fabbricato (sia a livelllo dei vespai fra le fondazioni, che a livello degli ambienti) al fine di evitare l'insorgenza di concentrazioni pericolose per la salute delle persone che vi abitano e/o lavorano.