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Il telefonino avrà l'etichetta "Attenti, onde pericolose"

da La Repubblica - 31/8/00

L'impegno dei tre colossi mondiali del settore: dall'anno prossimo una scritta avvertirà i clienti del rischio elettrosmog.

MILANO (e.p.) - A partire dal prossimo anno, chi acquisterà un telefonino cellulare sarà avvertito del tasso di onde elettromagnetiche emesso dal suo apparecchio. Il "Sar" (Specific absorption rate) sarà indicato nelle confezioni e probabilmente anche sullo stesso cellulare, un po' come sui pacchetti di sigarette compaiono le percentuali di nicotina o di condensato. Siamo ancora ben lontani dalla forzata pubblicità negativa che i produttori di tabacco sono costretti ad associare al proprio prodotto, ma è comunque un primo, prudentissimo passo, verso l'ammissione che il telefonino non è un oggetto innocuo, ma qualcosa che si deve utilizzare con cautela.

L'iniziativa viene dai tre più importanti produttori - Nokia, Motorola ed Ericsson - che da soli coprono circa il 6 per cento del mercato mondiale, d'intesa con la Food and Drug Administration americana, il potente ente federale di difesa dei consumatori, che sul tema dei pericoli insiti nei cellulari per la verità finora non si è dato molto da fare.

I tre colossi della telefonia si sono associati per ricercare una standard comune di rilevazione delle onde elettromagnetiche e di comunicazione del dato al consumatore, dopo che l'associazione internazionale del settore, la Cellular Telecommunications Industry Association, aveva invitato a rendere esplicita sui prodotti la "Sar". Fino a oggi l'indicazione sul tasso elettromagnetico è richiesta solo per il mercato americano, ma con ogni probabilità dal prossimo anno verrà estesa anche al resto del mondo, Italia compresa.

Non si dovrà superare quello che la Federal Communication Commission ha giudicato un limite accettabile, e cioè 1,6 watt per chilogrammo in regime di massima potenza.

Con un'espansione esponenziale della diffusione dei telefonini (201 milioni attualmente in Europa, 103 in America, con previsioni che porterebbero nel giro di quattro anni a oltre un miliardo di utenti nel mondo) l'industria del settore sta studiando i possibili scenari futuri per evitare la sorte toccata ai produttori di tabacco, sommersi da cause di risarcimento danni.

Nello scorso mese di luglio Chris Newman, un medico di Jarretsville, nel Maryland, ha intentato causa alla Motorola, alla compagnia telefonica Belì Atlantic e al gestore Verizon, sostenendo che è stato proprio l'uso continuo del cellulare, dal '92 al '98, a provocargli un cancro dietro all'orecchio. L'avvocato di Newman ha chiesto al tribunale di Baltimora un risarcimento di 800 milioni di dollari. Finora denunce come queste non hanno trovato seguito, ma hanno probabilmente convinto i produttori a maggiore prudenza, come testimonia l'indicazione esplicita del tasso elettromagnetico. "Troppo telefonino fa male" E come per le sigarette scatta l'avviso ai clienti.

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